Come Coltivare i Cavoli
Come Coltivare i Cavoli
Tutto sui Cavoli: dalle origini alla coltivazione.

Coltivare i Cavoli

In questo articolo parleremo del cavolo, non per dire (i bambini nascono sotto il cavolo, fatti i cavoli tuoi, non me ne importa un cavolo, non capisce un cavolo, cavoli amari, i cavoli sono sempre in mezzo, testa di cavolo), ma per conoscere questo prodotto della natura, attraverso i viaggi virtuali della conoscenza messi a disposizione da Amicos.it.

Cavoli - Origine e storia del Cavolo

Ecco tutto quello che dobbiamo sapere del cavolo: esso è originario dell'area mediterranea e dell'atlantico. Il cavolo è legato all'attività sessuale visto che Catone ne consigliava l'uso per curare l'impotenza sessuale. Coltivato fin dall'antichità è utilizzato da sempre come pianta medicamentosa il cavolo era considerato dai Greci sacro, mentre i romani lo utilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo prima dei banchetti, per aiutare l'organismo ad assorbire meglio l'alcool.

Nel 1500 veniva usato come lassativo, mentre nel 1600 il brodo di cavolo era invece raccomandato in tutte le affezione polmonari. Tuttavia la letteratura medica del secolo scorso testimonia che il cavolo veniva utilizzato per guarire raffreddori, catarri, laringiti, ma anche per curare la pleurite ed i reumatismi. Presso le popolazione marinare, il cavolo assieme alla cipolla era l'alimento tipico degli equipaggi delle navi utilizzato per compensare le diete povere durante i viaggi di mare.

Dalle virtù del cavolo il capitano Cook fa dipendere la salute del suo equipaggio per 3 anni di navigazione in tutte le latitudine, non perse nessuno dei suoi 118 uomini, in quanto faceva mangiare loro cavoli cotti o crudi. A livello mondiale il cavolo è molto coltivato, in Italia le regione dove la produzione di cavoli è più sviluppata sono: Campania, Puglia, Sicilia e Lazio. La sua presenza sul mercato è praticamente tutto l'anno.

Cavolo - Descrizione della pianta di Cavoli

I cavoli appartengono alla famiglia delle Crucifere, varietà brassica, da cui il nome deriva dalle 4 foglie a forma di croce. La parte commestibile di queste piante è rappresentata dalle foglie (cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo cinese, cavolo marino, cavolo nero ed i cavolini di Bruxelles) o dalle infiorescenze ancora immature (broccoli, broccoletti, cavolfiori).

I cavoli comprendono una grande varietà di piante che descriveremo uno per uno:

Cavolo broccolo
Ne esistono 2 specie, il cavolo broccolo e i il cavolo broccolo ramoso. Sono 2 piante della famiglia dei cavoli la cui parte commestibile è costituita dalle infiorescenze ancora immature. Il cavolo broccolo ha un fusto corto e infiorescenza di colore verde intenso, i fiori sono di colore biancastro, simile a quelli del cavolfiore, ma molto più piccoli.

Mentre il broccolo ramoso è simile al cavolfiore, si differenzia per il suo colore verde azzurro, delle sue teste e per i piccoli germogli laterali chiamati broccoletti.

Broccoletti
Sono costituiti da piccoli ammassi floreali prodotti dal cavolo broccolo ramoso e dalle cime di rapa, contengono quantità superiore di minerali e vitamine.

Si preparano in cucina bolliti o al vapore, oppure saltati in padella con olio e aglio (famose le orichette con cime di rapa).

Cavolo verza
Possiede foglie di colore verde, grinzose, che formano un ceppo compatto ma meno denso del cavolo capuccio, contiene un raro principio attivo che protegge le pareti dello stomaco dalle lesione.

Si può mangiare crudo, tuttavia è più usato per preparare minestre, zuppe e brasato insieme alla carne come nella casoeula lombarda.

Cavolo cappuccio
Esistono 3 principali raggruppamenti: il cavolo cappuccio bianco, viola e la verza. Si tratta sempre della stessa pianta, tuttavia per ogni raggruppamento ci sono decine di coltivazioni, diversi per tempo di maturazione, per la stagione di sviluppo, per la forma e dimensione del cappuccio.

Si tratta di piante annuali che sviluppano a capolino, costituito da grande foglie tondeggianti, il capolino è tanto stretto è compatto che al centro si forma una grande testa tondeggiante le cui dimensione variano da 10-15cm circa di diametro, fino a 70-80cm nelle varietà giganti.

Le foglie si consumano crude o cotte.

Cavoli di Bruxelles
Devono essere compatti e duri, di colore brillante; rispetto ai broccoli contengono una quantità superiore di vitamina(e). Si consumano bolliti o al vapore, hanno un caratteristico sapore amaro che non tutti gradiscono. Questa caratteristica li rende adatti all'abbinamento con cibi come le castagne, i ceci, le salse di frutta.

Cavolfiore o cavolo verde
Il nome cavolfiore deriva dal latino caulis (fusto, cavolo), floris (fiore). E' molto coltivato in Italia, la parte commestibile è costituita dall'ingrossamento dei peduncoli floreali che si raggruppano al momento della maturazione. I migliori sono quelli sodi e compatti senza che presentano macchie marroni o grigiastre. Il cavolfiore può essere bianco, bianco crema o violaceo. E' alimento molto versatile utilizzato per preparare primi piatti, come contorno nelle minestre, o conservati sott'olio o sottaceti.

Cavolo Cinese
Presenta un ceppo allungato e foglie ricce di colore bianco o verde pallido, viene utilizzato crudo o cotto, saltato in padella insieme ad altre verdure, lo troviamo spesso nell'interno degli involtini in primavera serviti nei ristoranti cinesi.

Cavolo marino
E' una pianta erbacea, la parte commestibile è costituita da piccoli fogliari, che diventano teneri e croccanti a seguito di particolari tecniche di coltura molto nota in Liguria.

Cavolo nero
E' una pianta da foglie arricciate di colore verde molto scuro e forma allungata. In Toscana, dove viene utilizzato per produrre la ribollita, una minestra di fagioli con pane e verdure varie.

La Coltivazione del Cavolo

Per coltivare il cavolfiore è preferibile un clima mite e fresco con temperature non troppo alte, perché già a 20 gradi inizia a dare segni di sofferenza, mentre le temperature molto basse possono danneggiare le piante più giovani, causando l'arresto della formazione dell'infiorescenza, cioè della parte commestibile, facendo perdere il raccolto.

Cavolo - Terreno e Semina
Il terreno deve essere a medio impasto, cioè mescolato ad argilla, sabbia, torba, pietre e ghiaia, per favorire il drenaggio dell'acqua. Prima della semina è necessario preparare il terreno lavorandolo profondamente con la zappa in modo da arieggiare il terreno e consigliabile una sarchiatura con un sarchiatore o un rastrello per eliminare le erbe infestanti.

La semina si effettua da gennaio a settembre in semenzaio, ci si procura i semi presso un negozio specializzato, li si adagia in semenzaio in buche profonde da 1 a 2cm ed infine li si ricopre con un sottile strato di terreno.

A questo punto si procede con una leggera innaffiatura, utilizzando uno spruzzino o l'innaffiatoio con una sottile doccetta per evitare di smuovere i semi.

Dopo circa una settimana si vedranno i primi germogli uscire dal terreno; appena sarà spuntata la sesta foglia cioè dopo 40 giorni circa e le piantine avranno raggiunto i 20cm di altezza, sarà possibile trapiantare nell'orto, con molta delicatezza per non danneggiare le radici.

I cavoli raggiungono la sua maturazione entro i 60-120 giorni circa a partire della semina; esistono varietà a semina primaverile, autunnale ed estiva.

Preferiscono un clima fresco per questo si preferisce piantare le piantine in autunno o a fine inverno per avere poi un raccolto in primavera.

Le giovane piante si possono ottenere dalle sementi degli esemplari dell'anno precedente, tenendo in terra una pianta di cavolo, questa produrrà sottili fusti diritti che portano numerosi piccoli fiori gialli, seguita da baccelli di semi, ma poiché si può avere la sorpresa di vederla non essere identica alla pianta madre, si preferisce comprare le giovane piantine, o anche le sementi già selezionate. Il terreno anche in questo caso deve essere ricco di stallatico maturo, lavorato in profondità. Le giovane piante si dispongono in file distanti almeno 20-35cm le une dalle altre.

Irrigazione
Non c'è tanto da dire sulle innaffiature, solo che devono essere frequenti ed evitare i ristagni di acqua.

Cavolo - Cure da apportare alla pianta
Le foglie marce o attaccate dai parassiti o funghi vanno eliminati con un coltello o una forbice ben affilata e disinfettata praticando un taglio netto e obliquo.

Cavolo - La Raccolta

Si effettua quando lo sviluppo delle infiorescenze e completato, facendo attenzione che i fiori inizino a separarsi. In autunno vanno colti prima dell'arrivo delle gelate, ma se non fossero ancora pronti, possono essere trapiantati in un luogo soleggiato e protetto e aspettare che la crescita si completi.

Cavolo - Malattie e parassiti

Tra le malattie riscontriamo le crittogame molto pericolose e sono: la peronospora, l'ernia del cavolo e l'alternariosi. Queste malattie per fortuna si possono evitare evitando i ristagni d'acqua. Per quanto riguarda gli insetti i cavoli temono l'attacco delle lumache soprattutto le giovane piante. Infatti le lumache cavolaie divorano il fogliame.

Una fortuna per le piante coltivate in inverno sta nel clima che non favorisce lo svilupparsi dei parassiti; mentre se coltiviamo i cavoli in primavera e consigliabile coprirli con agritessuto o con rete a maglia fine, in modo da impedire l'accesso deli insetti da fogliame. Gli insetti vanno combattuti con gli insetticidi adeguati.

Cavolo - Effetti benevoli per la salute

Il cavolo contiene una grande quantità di vitamine, A, B1, B2, B9, PP, C, K,U.

I minerali sono: fosforo, calcio, ferro, zolfo, potassio, rame, magnesio e iodio.

Ottimo per la cura delle coliti ulcerose, ed altrettanto significativa la sua percentuale di clorofilla, che aiuta l'organismo nella produzione di emoglobina contrastando le varie forme di anemia.

Da fonte mediche chi consuma molti cibi di vitamina C ed E e di carotene è molto meno esposto a malattie cardiovascolari, ictus e cataratta.

I cavoli sono ricchi di potassio che ha un ruolo molto importante nella regolazione della pressione arteriosa. Sempre da ricerche mediche, un consumo regolare di questi vegetali, può dimezzare il rischio di sviluppare vari tipi di malattie del secolo, in particolare ai polmoni e quello del colon.

Uno studio condotto presso l'università della California di santa Barbara ci rivela cosa accade a livello cellulare: i cavoli broccoli contengono alcune composti chimici chiamate isotiocianati, che danno inizio ad un meccanismo che è in grado di bloccare il diffondersi e la proliferazione delle cellule tumorali; inoltre i cavoli fanno bene al cuore.

Le ricette della nonna

Sono sempre utili per la nostra salute, se vogliamo evitare le medicine, vediamone alcune:

1 - Il succo di cavolo crudo, mischiato a quello di carota con un pò di limone, si rivela molto utile per problema di carenze vitaminiche, estremo nervosismo ed irritabilità. Utile per riequilibrare le condizione della pelle e del cuoio capelluto, per liberare l'intestino da vermi o parassiti, asma e pertosse, da prendere 2-3 bicchieri al giorno.

2 - Il cavolo cotto con l'acqua di cottura e una eventuale aggiunta di miele è molto utile contro gli abbassamenti di voce, raffreddori, asma e bronchite.

3 - La sola acqua di cottura e benefica in caso di stitichezza ed in caso di sbronza, quindi per alleviare gli effetti del giorno dopo. E' consigliabile un brodo concentrato di cavolo, gli effetti sono garantiti.

Se non volete fare i decotti potete mangiarli crudi perché esercitano le stesse proprietà e risultano più appetitosi.

Cavolo e Curiosità

Per evitare che l'odore piuttosto forte del cavolo si propaghi per tutta la casa, mettere all'interno della pentola una fetta di pane con tanto di mollica imbevuto di aceto e limone. Provare per credere.

Cavolo e Cucina

Abbiamo descritto tutte le virtù che hanno i cavoli, tuttavia ricercatori della università di Warwich hanno dimostrato che cuocere o lessare queste verdure compromettono le loro proprietà è virtù benefiche.

La lessatura dopo 30min di bollitura perdono il 77% delle loro proprietà benefiche al contrario la cottura a microonde o la cottura a vapore non hanno segnalato perdite significative.

Inoltre è da evitare il surgelamento perché si avrebbe una perdita del 30% del contenuto di glucosimato.

I cavoli più compatti come il cavolfiore, i broccoli verde ramoso, il cavolo cappuccio si conservano bene in frigo fino a 5 giorni. Mentre le altre varietà in quanto esposti agli agenti esterni vanno consumati al più presto possibile.

In conclusione abbiamo capito perché i cavoli stanno bene in mezzo a noi, per tutto quello che sanno regalarci, sia come cibo che come sostanze altamente curative e nutritive. Avendo fatto conoscenza anche di quest'altro prodotto della natura passiamo al prossimo articolo.
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