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Mercoledì, 09 Giugno 2010  Stampa |
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I Problemi nella vita: Qual è la strategia migliore per risolvere un problema personale o professionale?

 

Chi più, chi meno, i problemi nella nostra vita ce li abbiamo tutti. Eppure ci sono persone che riescono a trasformarli in opportunità, in situazioni da risolvere, con il risultato di risolvere il problema trovando la giusta soluzione. Ma come fanno?  Ma non è tutto: Ci sono altre persone che non solo non risolvono il problema, ma innescano uno strano meccanismo che crea altri problemi a catena con il risultato opposto rispetto ai precedenti. Cosa innesca tale meccanismo e perchè succede?  Noi di BeliceWeb.it abbiamo indagato sulla questione, ed ecco quello che abbiamo scoperto. Benvenuti su BeliceWeb.it e Buona Lettura!

 

Fonte : BeliceWeb.it

 

Di sicuro non è la prima volta che su BeliceWeb.it diciamo che per risolvere un problema ci si deve concentrare sulla soluzione. Anzi, in verità è più una ripetizione oramai. Ma stavolta siamo andati fino in fondo alla questione, ponendoci le seguenti domande: 

  • Perché c'è chi riesce a risolvere i propri problemi con facilità?

  • Perché ci sono persone che non li risolvono, anzi, non fanno altro che peggiorarli?

Ecco cosa succede in entrambi i casi:

 

 

 


Chi risolve i propri problemi
Gli individui che mostrano la capacità naturale di risolvere i loro problemi, hanno una visione della vita completamente diversa rispetto a chi non li sa risolvere. Innanzitutto, come dicevamo prima si concentrano sulla soluzione e non sul problema, ma oltre a questo hanno altre tre importanti caratteristiche che fanno la differenza :

  • Danno al problema il giusto peso;

  • Analizzano il problema da un'angolazione diversa;

  • Colgono l'opportunità del problema, trasformandolo in opportunità;

La formula magica che si ottiene è la Resolution DAC (Risoluzione grazie al Dare, Analizzare e Cogliere - Termine inventato da Rosario Sancetta).

 

Adesso analizziamo tutti e tre i termini della Resolution DAC iniziando con il primo :

Danno al problema il giusto peso
Apparentemente questa cosa sembrerebbe banale, ma non lo è affatto. Colpisce la maggior parte degli individui che non sa risolvere i propri problemi e lo si può notare anche nel loro modo di parlare. Facciamo subito degli esempi pratici per capire meglio, analizzando entrambi in alcune situazione:

  • RP = Risolutore Positivo (quello che risolve subito i problemi)

  • RN = Risolutore Negativo (quello che ci gira intorno senza soluzione)

La signora Maria sta pulendo la cucina. Involontariamente fa capovolgere il secchio con l'acqua e quest'ultima allaga tutta la stanza.

Ecco cosa dirà :

 

RP : << Mi si è allagata la cucina!!! >>

RN: << Mi si è allagata tutta la casa!!! >>

 

Un altro esempio. Luca è sulla macchina e sta andando in ufficio. Sa bene che quella mattina alle 10.00 arriverà un importantissimo cliente per concludere una trattativa che è durata diversi mesi. Una trattativa molto importate. Ma mentre procede, ecco che improvvisamente la macchina si ferma. Un guasto al motore.

 

RP : << Chiamerò in ufficio o il cliente per avvertire che sono rimasto bloccato >>

RN: << Sono rovinato!!!  Non c'è più niente da fare!!! I miei figli avranno un genitore fallito per tutta la vita!!! ;-))) >>

 

Un ultimo esempio. Matteo fa cadere dell'acqua a tavola mentre sta mangiando con i suoi genitori. Ecco la rezione della madre :

 

RP : << Non preoccuparti è solo acqua. Tra poco si asciugherà da sola >>

RN: << Perchè non stai attento?  Non hai rispetto per tua madre che lavora tutto il giorno???  Hai fatto un casino?!?  Adesso chi pulisce tutto quanto ?  :)   >>

 

Sono esempi banali, ma che succedono molto di più di quanto si pensi. Tuttavia non ci interessa completamente se sono cose successe realmente o meno. Questi nomi sono inventati e anche le storie. Ma invece ci interessano le reazioni, molto reali. In ogni situazione che succede c'è chi da il giusto peso al problema e chi esagera. Questo è il bandolo della matassa!  Il punto chiave.

 

Dare ai problemi il giusto peso, ovvero valutarli per quello che sono senza esagerazioni. Nel caso della signora Maria non si è allagata tutta la casa, ma solo la cucina. Nel caso di Luca non sarà rovinato spiegando la cosa e non sarà un fallitto agli occhi dei suoi figli solo perché arriverà in ritardo all'appuntamento. E' una certezza.  Come lo è anche il caso di Matteo. Si tratta di acqua caduta sulla tavola. L'acqua non sporca e dopo un poco si asciuga.  Ma in tutti questi casi si danno valutazioni errate, ovvero si ingigantisce il problema, questo si evolve e diventa ancora più difficile da risolvere.

 

Proprio per questo motivo è importante dare al problema la giusta valutazione e se a questo ci si aggiunge anche un pizzico di umorismo, si risolve velocemente e senza danni collaterali.

 

Non è possibile risolvere un problema ingigantendolo, perché si perde di vista la soluzione. D'ora in poi qualsiasi cosa vi capiti, prima di parlare a sproposito, pensateci bene è date al problema il giusto peso che si merita. Ricordate che non si è mai rovinati per davvero, perché la vita è un meccanismo ben equilibrato. Per ogni cosa che dà ne toglie un'altra e per ogni altra cosa che toglie, ne dà un'altra. Questo lo si nota nelle piccolissime cose, quelle che passano totalmente inosservate, eppure ci sono se ci fate caso attentamente.

 

In questo processo il nostro compito è valutare bene cosa stiamo dando e cosa stiamo ricevendo e per fare questo dobbiamo dare al problema il giusto peso. Dobbiamo toglierci l'abitudine di parlare a sproposito, di affermare cose che non possono mai essere vere nella realtà.

 

Cose come ad esempio :

  • I ricchi sono tutti cattivi : E' falso, ci sono ricchi buoni e ricchi cattivi.

  • I poveri sono tutti ladri che voglio diventare ricchi : E' falso, ci sono  povei onesti e poveri disonesti.

  • La felicità non esiste : E' falso, nella vita ci sono momenti di gioia e momenti di dolore. Succede a tutti, non siamo gli unici!

  • I problemi che ho io non ce li ha nessuno : E' falso. E chi lo dice?  I problemi sono di chi li porta questo è vero. Ma ce li abbiamo tutti quanti.

  • Quella persona è la più antipatica al mondo : E' falso. Chissà quante ne incontrerete ancora nell'arco della vita di persone antipatiche che quella in confronto diventerà un angelo ;-)))  Ma anche voi sicuramente sarete considerate persone antipatiche da altre persone!

Tendenzialmetne queste affermazioni vengono prese per vere dalla maggior parte delle persone. Ma da un'analisi logica risultano tutte false. E con i problemi avviene allo stesso modo. Li analizziamo senza confrontarli con un supporto reale e questo provoca una reazione negativa. Una reazione come quella di un individuo che evita di guardare i suoi problemi.

 

Chi non guarda in faccia i suoi problemi li porterà con se per molto tempo e con molta probabilità questi cresceranno al punto di non poterli più risolvere velocemente. Il primo passo per risolvere un problema è quello di vederlo. Solo così si può risolvere. Se si fa finta di non vedere un problema che c'è, questo non si risolve mai.

 

Come fa un meccanico ad aggiustare la macchina?

Perchè va alla ricerca del problema. Trovato quest'ultimo ne cerca la soluzione con pezzo di ricambio.

 

Come fa un medico a curare un paziente?

Va alla ricerca del problema per poi trovare la soluzione con una cura.

 

Come fa un pilota a vincere una gara?

Va alla ricerca del problema (il pilota più forte) e cerca la soluzione (i punti deboli del pilota).

 

 

Quindi d'ora in poi prima di valutare un problema pensate alle 13P  che un giorno mi insegnò una mia ex :

 

Le 13 P da ripetere a stessi ;-))) quando si ha un problema:

  1. Pensa

  2. Prima

  3. Per

  4. Poi

  5. Poter

  6. Parlare

  7. Perchè

  8. Parola

  9. Poco

  10. Pensata

  11. Potrebbe

  12. Procurarti

  13. Pentimenti

 

[ Seconda Parte ]  [ Ultima Parte ]

 

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