Giovedì, 17
Giugno 2010
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Titanic: La vera storia del Titanic
tra realtà e leggenda
Titanic : La più completa ricerca
del Web
Ecco a voi il Titanic. Dalla sua
costruzione nei cantieri navali, fino al suo primo viaggio inaugurale. Cosa
successe veramente in quella notte infernale? Ricostruiremo tutta la
storia stando attenti sopratutto ai particolari, ma dando uno sguardo anche
alle leggende che girano intorno al translatantiico più famoso del mondo. Ma
non è tutto: curosità, immagini, video e molto altro ancora in questo
appassionante viaggio alla scoperta del Titanic. Mettevi comodi amici, il
viaggio è appena iniziato, Benvenuti su BeliceWeb.it e Buona Lettura!
Fonte : Web
La
nascita del Titanic
Il transatlantico più grande,
lussoso e maestoso di tutti i tempi, quello che solo con il suo nome osò
sfidare Dio in persona. Non ha caso un marinaio quando una ricca passeggera
salì sul translatantico esclamò vedendola preoccupata per la stazza della
nave:
<< Stia tranquilla signora,
nemmeno la mano di Dio può affondare il Titanic >>.
Il nome trae le sue origini
dai Titani. Questi erano dei giganti fortissimi figli degli dei. I
titani erano figure della mitologia greca ed originariamente erano i 14
forti e valorosi giganti che in coppia erano padroni di ogni giorno della
settiamana. Ogni giorno rispecchiava le potenze planetarie.
Quindi il nome del Titanic era un
evidente richiamo alla grandezza e alla potenza divina, una nave
inaffondabile.
Il Titanic a Belfast, 2 aprile 1912.
Fonte
Wikipedia
Ma iniziamo il nostro viaggio
dall'inizio, dalla sua creazione nei cantieri di Belfast, Irlanda
del Nord, capitale e città più popolosa dell'Ulster è secondo centro più
abitato dell'isola dopo Dublino. Proprio da qui inizia il nostro
fantastico viaggio nel passato.
All'epoca del Titanic il
porto di Belfast era il più attivo porto del mondo, ma non era così
grande da potere ospitare navi grandi come il Titanic, quindi prima di
dare il via alla crezione del translatantico furono apportate delle
grosse modifiche al porto e al cantiere navale. Modifiche che
trasformarono completamente e artificilamente la baia di Belfast,
affichè il cantiere navale Harland and Wolff potesse operare nella
creazione del Titanic.
Harland and Wolff
Il cantiere navale fu fondato nel 1861 è diventò famoso in tutto il mondo,
per aver costruito il Titanic. Più di 15.000 persone lavoravano nel cantiere
portando benessere a tutta la città di Belfast. Molti erano gli operai che
si trasferivano a Belfast per lavorare nel cantiere. La paga era molto
buona, ma c'erano anche dei lati oscuri. Ad esempio gli operai avevano orari
di lavoro davvero insostenibili e la mancanza di attrezzature adeguata
produceva spesso incidenti e vittime sul lavoro. Il cantiere per iniziare il
lavoro del Titanic, oltre a modificare totalmente la baia di Belfast creò
una struttura di acciaio alta 60 metri. All'interno di essa veniva giorno
dopo giorno costruito lo scafo del Titanic.
Già allora il Titanic fece le sue prime vittime.
Infatti molti operai persero la vita a causa di oggetti ed attrezzi che
cadevano dai piani superiori colpendo talvolta chi stava ai piani bassi. Non
c'erano caschi di protezione ed era facile che un bullone di un operaio a 60
metri di altezza potesse cadere e colpire qualcuno.
In questa immagine la stuttura alta 60 metri che servì a
costruire il Titanic.
In questo cantiere venne costruita anche l'Olympic la nave gemella
del Titanic e del Britannic. Tutte e tre le navi erano più o meno le stesse,
avevano tutte e tre quasi le stesse dimensioni; l'unica differenza esteriore
significativa era la metà anteriore della passeggiata del ponte A, che sul
Titanic e sul Britannic era coperta aumentandone conseguentemente la stazza
di circa mille tonnellate.
L'Olympic o RMS Olympic
L'Olympic fu la prima delle tre navi ad essere costruita è fu quella che
diede vita alla "Classe Olympic" rinomata così dalla White Star Line.
Di tutte e 3 le navi fu l'una a non affondare.
Fu varata il 20 ottobre 1910, compì il suo viaggio inaugurale il 14 giugno
1911 al comando del capitano Edward Smith, lo stesso che avrebbe condotto il
Titanic nel suo fatale viaggio.
Il Britannic o HMHS Britannic
Il nome iniziale doveva essere "Gigantic" perchè era poco più lungo del
Titanic e molto più sicuro. Quando il Titanic affondò, il Britannic era
ancora nel cantiere in fase di costruzione. Così decisero di cambiargli il
nome per non continuare a fare adirare le divinità greche. Si chiamò così
Britannic. Fu un grosso ospedale galleggiante, infatti poco dopo il varo,
all'inizio della Prima Guerra Mondiale fu requisito dalla Royal Navy e
convertito in nave ospedale esercitando compiti di soccorso tra il 1914 e il
1916; di qui il prefisso HMHS, sigla di His Majesty's Hospital Ship.
Fu varato il 26 febbraio 1914. Era lungo 275 metri e largo 28, aveva una
stazza di 48.158 tonnellate.
Affondò il 21 novembre 1916 a causa di una mina navale tedesca al largo
dell'isola di Kea, nel mar Egeo
White Star Line
La White Star Line è la compagnia navale inglese fondata a Liverpool nel
1845 da John Pilkington and Henry Wilson. Inzialmente la compagnia si
occupava solo di trasporto merci, ma a fine 800, iniziò nel cantiere navale
di Harland & Wolff , anche la costruzione di navi passeggere.
I tre Transatlantici erano stati ideati da Joseph Bruce Ismay,
amministratore delegato della White Star Line e Lord James Pirrie, socio dei
cantieri navali Harland & Wolff.
Una curiosità sulla White Star Line era il nome delle navi. Finivano
tutte con le lettere IC
Le prime navi in assoluto create dalla WSL furono l'Oceanic, il Celtic,
l'Atlantic e l'Adriatic che erano le navi più grandi del mondo.
Successivamente seguirono i nomi Olympic, Titanic e Britannic.
La loro testardaggine di volere imperiare sui mari, di volere creare navi
sempre più grosse e potenti, di volere sfidare a tutti i costi le leggi
della fisica, le leggi del mare e le leggi del Divino, ebbero come
conseguenza la morte di migliaia e migliaia di persone, tra operai,
passeggeri e marinai.
Il Titanic o Rms Titanic dalla sua costruzione in poi
La nave era stata disegnata da William Pirrie, presidente della
Harland and Wolff, e da Thomas Andrews capo del dipartimento di
progettazione. Andrews disegnò il progetto della nave a mano e non fu fatto
in semplice carta ma su tessuto. Ancora oggi se ne può apprezzare la bellezza e la
precisione di Andrews anche nei dettagli.
La costruzione del Titanic,
fu finanziata dall'armatore americano John Pierpont Morgan con la sua
società International Mercantile Marine Co. La data di inizio fu il 31
marzo 1909; lo scafo fu varato il 31 maggio 1911 e le sovrastrutture furono
completate il 31 marzo del 1912.
Il transatlantico, costò circa di 7 milioni di dollari, ci lavorarono quasi
15.000 operai, il biglietto di sola
andata per New York, in prima classe, costava 3.100 dollari dell'epoca,
quello di terza classe solo 32 dollari.
Il Titanic poteva ospitare 3.500 passeggeri era lungo 269 metri e largo 28, aveva una stazza di 46.328
tonnellate e l'altezza del ponte sulla linea di galleggiamento era di 18
metri (53 metri l'altezza totale). Sebbene avesse la stessa lunghezza
dell'Olympic, aveva un tonnellaggio lordo maggiore per via del maggiore
spazio interno, dovuto principalmente alla chiusura di parte della
passeggiata sul ponte "A" con finestre parzialmente apribili.
Il 31 maggio del 1911 alle ore 14.00
dopo aver effettuato gli ultimi
controlli, finalmente il Titanic toccò l'acqua per la sua prima volta, anche se
lo scafo non era ancora completo. Ci vollero 61 secondi per far
scivolare lo scafo dal cantiere al fiume Lagan. Lo scafo veniva spostato
tramite assi di legno che venivano via via rimossi durante lo spostamento.
In questa operazione il Titanic portò con sè un'altra vittima. Un operaio
infatti rimase bloccato in un'asse di legno e venne schiacciato dal possente
scafo.
Successivamente (quasi 10 mesi dopo) lo scafo fu portato al bacino di
carenaggio Thompson Dry Dock, un luogo colossale, grandissimo e l'unico che
all'epoca potesse ospitare una nave dalle dimensioni così grandi, per
iniziare gli altri lavori. Il bacino era lungo 260 metri e profondo 37
metri. Il Titanic occupava tutto lo spazio disponbile del bacino. Per la
cronaca anche la costruzione di questo bacino fu un'impresa colossale. Si
dovette eliminare il fango e sostituirlo con il cemento. In tutto ci vollero
7 anni per costruirlo, ed in perfetta coincidenza con la creazione del
Titanic. Senza l'esistenza di questo bacino infatti non sarebbe stato
possibile proseguire con il lavori per ultimare il Titanic.
Il 3 febbraio 1912 i rimorchiatori trainarono finalmente il Titanic
dentro il bacino di carenaggio Thompson. Una volta che fu chiuso il bacino
le pompe iniziarono a tirare l'acqua dal bacino per svuotarlo. Normalmente
le pompe riuscivano a compiere questa operazione in meno di due ore, in
quanto riuscivano a tirare più di 100 milioni di litri d'acqua. Per il
Titanic ci vollero 12 ore a causa della sua lunghezza ed era importante che
la nave si posasse perfettamente nella ghiglia, per evitare danni. Dopo 12
ore finalmente si potè iniziare ad installare gli impianti e i cavi
elettrici dei sistemi di bordo, le gigantesche pale ed infine si procedette
alla verniciatura dello scafo.
Finalmente nel marzo del 1912 il Titanic era stato completato. Adesso
mancavano solo gli interni. Il palazzo galleggiante non doveva essere solo
la nave più grande del mondo, ma anche la più lussuosa. Non si badò a spese
per creare interni accoglienti e lussuosi. Sulla nave inoltre c'erano
ambienti di relax come la palestra e le sale giochi. Furono chiamati gli
artisti più bravi di Belfast per realizzare la meravigliosa struttura
interna del Titanic.
Attenti nei minimi dettagli gli artisti crearono una vera e propria opera
d'arte galleggiante. Ma non solo negli arredamenti, ma in tutto. Ad esempio
anche piatti e posate dovevano avere il loro tocco artistico, così come i
tavoli, le sedie e tutto il resto.
Viaggiare ad esempio in terza classe sul Titanic era come viaggiare in prima
classe su una qualsiasi altra nave.
Numeri e Curiosità
Lunghezza : 269 metri
Larghezza : 28 metri
Stazza : 46.328 tonnellate
Altezza totale: 53 metri
Costo biglietto prima classe : 3.500 dollari
Costo biglietto terza classe : 32 dollari
Propulsione : La propulsione era a vapore con quattro cilindri
contrapposti invertibili a triplice espansione (macchine alternative) più
una turbina Parson a bassa pressione. Le macchine alternative del Titanic
restano le più grandi mai costruite, occupavano quattro piani in altezza
sviluppando 51.000 cavalli di potenza e muovevano le due eliche
laterali. La turbina muoveva la sola elica centrale.
Caldaie : Le 29 caldaie erano talmente larghe che vi sarebbe potuto
passare dentro un treno (avevano un diametro di 5 metri ciascuna) e
divoravano circa 728 tonnellate di carbone al giorno.
Velocità : La velocità massima era di 23 nodi (43 km/h). Solamente
tre delle quattro ciminiere erano funzionanti, la quarta aveva solo la
funzione di presa d'aria e fu aggiunta per rendere la figura della nave più
imponente; erano dipinte in giallo e nero, come voleva la tradizione della
White Star line.
Gli interni (Estratto da wikipedia)
Il Titanic rappresentava un'innovazione anche nello sfarzo con la quale
erano decorate le sale e le cabine. Le sale adibite ai passeggeri di prima
classe erano disposte dal ponte aperto al ponte E. Gli interni principali
erano i seguenti:
Il grande scalone di prima classe, un scala che collegava tutti i
ponti riservati alla prima classe, dal ponte aperto al ponte E. Lo scalone
era arredato in stile Luigi XVI, ed era sormontato al ponte aperto da una
grande cupola in vetro e ferro battuto che illuminava l'intero ambiente. Il
corrimano del pianerottolo del ponte A era decorato da una grande lampada
bronzea raffigurante un cherubino. Sui pannelli dei pianerottoli di mezzo
ponte erano situati grandi quadri. La grande scala sfociava al ponte D nella
sala di reception, con un grande candeliere di 21 lampade. Sul retro della
scala erano situati tre ascensori, decorati nello stesso stile. Un ambiente
identico ma rivestito di pannelli di legno chiaro collegava i ponti A, B, e
C, ed era utilizzato come sala di reception per i ristoranti del ponte B.
Il soggiorno, situato fra il secondo e il terzo fumaiolo. L'ambiente
era stato ideato per i passeggeri che desiderassero trascorrere il tempo
ascoltando la musica dell'orchestra. La sala era decorata da grandi pannelli
in quercia in stile Luigi XV. Su un lato della sala era situato un piccolo
camino in marmo, sulla quale poggiava una statuetta di Artemide. Al centro
della sala un grande lampadario illuminava l'ambiente.
La sala di scrittura e di lettura, ideata per le signore, che qui si
potevano riunire ad ogni ora del giorno. La sala era arredata in stile
georgiano, ed era disposta in due ambienti separati da un grande arco
sostenuto da colonne con capitelli corinzi.
La sala fumatori, situata tra il terzo e il quarto fumaiolo. Gli
uomini potevano raggiungere la sala durante tutta la giornata, ma
soprattutto dopo cena. Era arredata in stile Georgiano, con grandi pannelli
in legno scuro. A decorare la sala vi erano anche grandi vetrate
ornamentali, illuminate artificialmente. Le finestre che davano sul ponte di
passeggiata erano decorate con scene di porti di tutto il mondo.
Il ristorante "A la carte", un ambiente esclusivo situato sul ponte
B, decorato in stile Georgiano. Qui i passeggeri potevano recarsi ad ogni
ora, ed ordinare qualsiasi tipo di piatto. Il dirigente di questo ristorante
era l'Italiano Gaspare Pietro Antonio Luigi Gatti.
Il caffè Parigino, dove si poteva gustare lo stesso menù del
ristorante adiacente. L'ambiente era ideato per assomigliare a una tipica
passeggiata parigina, completa di piante rampicanti e mobili in vimini.
La sala di reception, situata sul ponte D, decorata in stile
seicentesco, con grandi pannelli laccati bianchi e finestre impreziosite da
decorazioni in ferro battuto. Poltrone, sedie, divani e tavolini erano in
vimini con rivestimenti bordeaux. In un angolo della sala era collocato un
grande piano a coda. Prima di cenare i passeggeri potevano prendere un
aperitivo e ascoltare la musica dell'orchestra.
La grande sala da pranzo, dove i passeggeri si recavano per cena.
Poteva ospitare circa 500 persone ed era arredata come la sala di reception.
La sala era illuminata grazie a moltissime plafoniere. Le sedie del salone
erano rivestite in pelle verde scuro.
Le cabine di prima classe erano le più eleganti di ogni
transatlantico. Erano arredate in vari stili , come Reggenza, Olandese
moderno, Olandese Antico, Impero, Luigi XV, Luigi XVI, Regina Anna,
Georgiano e Rinascimento Italiano. Per i passeggeri più abbienti erano
disponibili le suites : 2 presidential suites e 2 royal suites.
Le royal suites (b56-b54) erano decorate in stile Luigi XVI e
comprendevano un soggiorno, tre camere da letto (2 singole e 1
matrimoniale), due bagni privati, due guardaroba e un ponte di passeggiata
privata.
Ed ecco un viaggio virtuale dentro il Titanic. Dall'esterno verso l'interno.
10 aprile 1912 - Ci troviamo a Southampton (Regno Unito) e
tutto è pronto per la partenza della grande nave. La sua destinazione è New
York. Il comandante è il capitano Edward John Smith (Hanley, 27 gennaio 1850
– Oceano Atlantico, 15 aprile 1912). Questo era l'ultimo viaggio del
comandante Smith, dopo sarebbe andato in pensione con una carriera brillante
ed onorata, durata 40 anni.
A bordo anche l'ingegnere Thomas Andrews (Comber, 7 febbraio 1873 – Oceano
Atlantico, 15 aprile 1912) con i 9 operai scelti. I 9 operai scelti erano
una sorta di garanzia, che si imbarcavano nei viaggi inaugurali delle navi.
Era un onore venire scelti per questo scopo.Andrews perse la vita nel
naufragio.
Sulla nave inoltre le figure più ricche e potenti dell'epoca. Tra
questi vi era il milionario John Jacob Astor IV, il più famoso dei
passeggeri del Titanic: un uomo immensamente ricco, proprietario di alcuni
dei più preziosi immobili del mondo, tra cui il noto Waldorf-Astoria Hotel
di New York. Insieme a lui viaggiava la moglie Madeleine Force Astor,
l'industriale Benjamin Guggenheim, Isidor Straus e la moglie Ida, la
milionaria di Denver Margaret "Molly" Brown, Sir Cosmo Duff-Gordon e sua
moglie, la contessa Lady Lucille Duff-Gordon, George Elkins Widener e la
moglie Eleonora, John Borland Thayer, sua moglie Marian e il figlio
diciassettenne Jack, il giornalista William Thomas Stead, la contessa di
Rothes; il consigliere presidenziale statunitense Archibald Butt, lo
scrittore Helen Churchill Candee, lo scrittore Jacques Futrelle, la moglie e
alcuni amici, i produttori di Broadway Henry e Irene Harris, l'attrice di
film muti Dorothy Gibson e molti altri.
In prima classe viaggiava anche l'amministratore delegato della White Star
Line, Joseph Bruce Ismay, che ebbe l'idea di costruire la nave e ne scelse
il nome. Ismay riusci a trovare posto su una delle scialuppe.
La prima leggenda
Si narra che un marinaio vide dei topi abbandondare la nave prima della
partenza. Questo è un segno molto nefasto, in quanto gli animali prevedono
le catastrofi prima che avvengano. Ma questa potrebbe essere solo una storia
inventata per dar forza al mito del Titanic.
Invece non fu una storia inventata la partenza della nave che appena
iniziò a muoversi risucchiò una piccola nave (la New York) nelle vicinanze,
la quale ruppe i propri ormeggi ed entrò in rotta di collisione con il
gigante. L'incidente non avvenne per un pelo. Tutto si fermò e si ritardò la
partenza del gigante di un'ora. Dopo un'ora il Titanic finalmente potè
partire.
Il fatto che la nave era considerata inaffondabile aveva creato molta
sicurezza tra i membri dell'equipaggio che in un certo senso si trasformò in
negligenza, verso il lavoro da svolgere. Ad esempio si dice che furono
dimenticati alcuni binocoli, che non tutte le misure di sicurezza erano
state provate dall'equipaggio e che non erano stati fatti i test in caso di
affondamento, in quanto proprio per il Titanic fare tutto questo era solo
una grossa perdita di tempo.
Le varie tappe del Titanic
10 Aprile 1912 - Mercoledì
Il Titanic parte da Southampton
alla volta di Cherbourg in Francia dove arriverà alle 18.30 (ora locale).
Sosterà qui con tutte le luci
accese per circa 90 minuti. Qui verranno imbarcati altri passeggeri, merci e
bagagli. Verranno portati al bordo del Titanic impiegando delle navi
ausiliarie, perchè il porto di Cherbourg non è in grado di ospitare una nave
di quella stazza.
11 Aprile 1912 - Giovedì
Fa scalo a Queenstown (oggi Cobh)
in Irlanda, dove carica numerosi emigranti irlandesi e molti sacchi postali.
Da qui mise la prua verso il mare
aperto dopo circa due ore di sosta.
La nave salpa alle 13.30, tutte
le caldaie vengono progressivamente accese: Il Titanic è obbligato a
viaggiare alla sua massima velocità per una questione di prestigio.
La distanza percorsa viene
costantemente monitorata e affissa nella bacheca della sala fumatori mentre
le lancette degli orologi di bordo vengono spostate all'indietro, seguendo
lo spostamento della longitudine.
12 e 13 Aprile 1912 - Venerdì
e Sabato
Fino a mezzogiorno il Titanic ha
percorso 464 miglia marine e la navigazione continua tranquillamente fino a
raggiungere la sua massima velocità (23 nodi).
14 Aprile 1912 - Domenica
Il Titanic prosegue per la sua
rotta seguendo l'Ourward Southern Track, un "corridoio" concordato e seguito
dalle navi di linea in questa stagione: Infatti nelle vicinanze incrociano
quasi altre 30 navi. Fin dal primo mattino i piroscafi si scambiano messaggi
che segnalano la presenza di innumerevoli iceberg. Il comandante Smith e
l'equipaggio del Titanic non sembrano preoccuparsene. La nave è
inaffondabile, si viaggia alla massima velocità e tutto procede come
previsto. Alle ore 21.20 il capitano si ritira per la notte dicendo
all'ufficiale di guardia : << Se vedete qualcosa di strano avvisatemi >>.
14 Aprile 1912 - Domenica Sera
E' una notte senza luna,
freddissima, c'è solo una leggera nebbia ed il mare è piatto : nessuna
increspatura che possa rilevare a distanza la presenza di masse di ghiaccio.
Tutto continua a procedere per il verso giusto, ma alle 23.40 le vedette
lanciano l'allarme.
"Iceberg a Prua!!! Iceberg a
Prua!!!"
Il primo ufficiale Murdoch ordina
al timoniere : "Indietro tutta, barra a dritta!!!"
La nave inizia a virare
leggermente, ma l'ostacolo è appena a 450 metri. Il timone del Titanic tarda
a far spostare la rotta perchè risulterà essere più piccolo rispetto al
gigante. In pratica il timone non era completamente idoneo. Sono istanti
terribili, ma c'è poco da fare.
Il Titanic entra in rotta di
collisione con l'iceberg e per circa 10 secondi la lama di ghiaccio
sommersa striscia sulla fiancata: Una serie di falle si aprono sullo
scafo per circa 90 metri. Alcuni passeggeri dormono, altri vengono
svegliati. Viene chiamato immediatamente il capitano Smith e l'ingegnere
Andrews per la verifica dei danni. 10 minuti dopo la collissione nei
comportimenti a tenuta stagna l'acqua ha raggiunto i 4 metri ed il quinto
compartimento ha iniziato ad allagarsi. Questo è il compartimento decisivo
per l'affondamento del Titanic.
Andrews analizza la situazione e
nessuno si aspetta quelle tragiche parole, quasi surreali, che da li a poco
pronuncerà :
<< Il Titanic affonderà! >>.
Parole che non hanno senso i
primi istanti e tutti con lo sguardo incredulo fissarono Andrews. Nessuno ci
voleva credere.
Il Titanic lancia la richiesta
d'aiuto: Il CQD (come quick danger, venite presto, pericolo) e poi l'SOS da
poco introdotto. Il segnale verrà ricevuto da diverse navi, ma non dal
vicinissimo Californian, il cui unico telegrafista se ne era andato a
dormire e dalla Terranova.
I telegrafisti trasmettono anche
il punto nave, ma che però è scorretto.
15 Aprile 1912 - Lunedì
mattino ore 00.25
Il capitano Smith dà ordine di
mettere in salvo anzitutto donne e bambini. Comincia una notte di terrore,
di eroismi e di vigliaccherie. Quando il Carpathia, la prima nave ad
accorrere, arriverà sul posto, non troverà nelle scialuppe che 705 delle
oltre 2.200 persone imbarcate.
15 Aprile 1912 - Lunedì
mattino ore 02.20
Si spengono le luci. Il Titanic
si spezza in due tronconi ed affonda di prua. All'estremo sulla poppa, fra
centinaia di persone terrorizzate, l'orchestrina intona "Nearer my God to
Thee", più vicino a Te, o Dio.
La nave affonda con incredibile
velocità, come se si trattasse realmente della mano di Dio e di una
punizione all'uomo per aver voluto sfidare la sua Divina ed immensa forza.
Jack Dawson il protagonista del
Titanic (Interpretato da Di Caprio) non è realmente esistito in questo
contesto.
Non risultano documenti o
passeggeri con il nome di Jack Dawson, ma comunque in maniera parallela è
legato alla storia. Era infatti il guardiano del cimitero dove furono
sepolti i corpi dei passeggeri ritrovati dopo la sciagura.
Cimitero in cui lo stesso Dawson venne sepolto dopo la sua morte.
L'unica
superstite del naufragio sul transatlantico Titanic è la signora Del Carlo
Salvata, che viene intervistata assieme al Sindaco del comune di Altopascio
Maurizio Marchetti, il giornalista Domenico Tani e il V.Comandante Domenico
Gatto.
I misteri che avvolgono il Titanic : Estratto da Wikipedia
Molti sono i misteri che tutt'oggi avvolgono la
vicenda del Titanic.
Il mistero del Californian Un evento che per molti anni restò avvolto nel mistero fu la presenza di
una nave all'orizzonte, le cui luci furono viste in lontananza da molti
testimoni. Gli ufficiali Boxhall e Rowe tentarono di inviare segnali
dapprima col faro, quindi coi razzi bianchi di segnalazione, senza però
ottenere alcuna risposta; si trattava del Californian, che in quel momento
sostava a macchine ferme per timore dei ghiacci.
Quando il marconista del Californian tentò di avvisare il collega del
Titanic della presenza di grossi banchi di iceberg, dal Titanic risposero di
non occupare la linea necessaria per l'invio dei messaggi personali dei
passeggeri. Il marconista del Californian andò a dormire intorno alle 22,40,
e dunque, alle 23,40, al momento dell'impatto del Titanic con l'iceberg,
nessuno potè sentire i messaggi di aiuto dal Titanic. Particolarmente
suggestiva fu la descrizione che il secondo ufficiale Stone del Californian
diede dell'accaduto, quando affermò di aver visto un razzo bianco levarsi
dalle luci di piroscafo. Il capitano Stanley Lord fu informato dello sparo
dei razzi, ma si limitò a ordinare le segnalazioni con la lampada morse,
senza riuscire a stabilire alcun contatto.
Per molti anni dopo la tragedia, il capitano del Californian Stanley Lord fu
accusato e ritenuto responsabile del mancato soccorso al Titanic, ma dopo il
ritrovamento del relitto, e gli studi compiuti, si appurò che la posizione
del Titanic era diversa da quella data nei messaggi di aiuto, e
probabilmente un'altra imbarcazione si trovava tra il Titanic ed il
Californian.
Le scialuppe insufficienti
Carlisle, che disegnò il Titanic, disse che "A meno che il Board of Trade e
i governi non costringano a installare un numero sufficiente di scialuppe,
nessun costruttore può permettersi tanto peso inutile" [46]. Al riguardo, le
previsioni di legge obbligavano a installare un minimo di 16 scialuppe sulle
navi eccedenti le 10.000 tonnellate; una legge che andava bene nel suo anno
di emissione, quel 1894 in cui la nave più grande era il Lucania (13.000
tonnellate). È logico che il Titanic, nonostante superasse le 40.000
tonnellate, fosse perfettamente in regola con la legge dell'epoca: aveva 16
scialuppe che però potevano portare al massimo metà dei suoi passeggeri.
Anzi, la White Star andò oltre la legge, aggiungendo quattro zattere
smontabili. È però evidente che la capacità teorica di 1178 persone fosse
ben lontana dalla reale portata del Titanic (3547 persone).
All'epoca della costruzione, la fine di questa dottrina era nettamente
percepita nell'ambiente. Il costruttore fece installare argani doppi,
portando quindi la teorica capacità a 64 scialuppe: ma le scialuppe
aggiuntive non furono mai installate.
Una forte critica venne dal senatore William Alden Smith, prosecutor
nell'inchiesta del 1912, che scrisse:
"Le scialuppe del Titanic erano solo parzialmente riempite; tutte erano
prive di bussole; solamente tre dotate di lampade. L'equipaggio era talmente
inetto che, in assenza di un pronto recupero, le avrebbe distrutte contro i
frammenti di ghiaccio [presenti in mare]. Un testimone giura di aver udito
da due o tre steward che era la prima volta che prendevano in mano un remo,
tanto che ignoravano a cosa servissero gli scalmi. Le scialuppe furono
riempite con tanta indifferenza, e abbassate con tanta velocità, da
sacrificare inutilmente 500 persone in nome della ordinata disciplina del
caricamento, secondo ogni prova non contraddittoria. 1324 persone rimasero a
bordo. C'erano 1176 posti disponibili nelle scialuppe, ma esse contenevano
solo 704 persone, 12 delle quali furono ripescate dal mare, in condizioni
climatiche favorevoli e acqua perfettamente calma. Eppure qualche bel
soggetto ancora afferma che prevalse la migliore disciplina. Se questa è la
disciplina, cosa sarebbe stato il disordine?"
Il timone e "la capacità di virata"
Il Titanic paragonato alla Queen Mary 2 e ad altri tipi di mezzi di
trasporto.Nonostante le dimensioni del timone del Titanic non fossero
inferiori a quelle prescritte dalle norme, per una nave di quelle dimensioni
non erano comunque ottimali. Secondo i ricercatori della Titanic Historical
Society: «il timone lungo e stretto del Titanic era una copia di una nave
del XVIII secolo. Confrontato con il timone del Mauretania o del Lusitania,
il timone del Titanic era più piccolo. Apparentemente nessuna miglioria
progettuale fu intrapresa per dare ad una nave lunga 270 metri la
possibilità di virare rapidamente ed evitare la collisione con un iceberg.
Questo era il suo tallone d'Achille».
Un altro elemento fatale del Titanic era il sistema di propulsione a tripla
elica (contro le quattro del Mauretania e del Lusitania), in cui i due
motori a vapore alternativi, a tripla espansione e a direzione invertibile,
facevano andare le due eliche laterali, mentre l'elica centrale era azionata
da una turbina a vapore, e quest'ultima non era invertibile. Di conseguenza,
quando l'ufficiale Murdoch ordinò di invertire i motori per cercare di
evitare l'iceberg, egli involontariamente limitò anche la capacità di virare
della nave. Infatti durante il funzionamento a indietro tutta la turbina a
vapore, che non era invertibile, semplicemente si fermò, e poiché l'elica ad
essa collegata era proprio davanti al timone, l'efficacia di quest'ultimo fu
molto ridotta.
Il tipo di acciaio e i bulloni
L'iceberg deformò le lamiere consentendo l'ingresso dell'acqua tra le
chiodature.Originariamente gli storici pensavano che l'iceberg avesse
praticato un taglio nella fiancata. Lo studio del relitto ritrovato ha
permesso di esaminare a fondo l'accaduto. Poiché la parte danneggiata era
sepolta, gli scienziati hanno utilizzato un sonar per esaminarla. Ciò che è
stato scoperto è che le lamiere della fiancata non si sono in realtà
"piegate", ma piuttosto si sono crepate, creando delle spaccature in
corrispondenza delle loro giunture rivettate, lasciando entrare acqua
attraverso 6 diverse falle.
Nelle immersioni successive si raccolsero campioni di fiancata. L'acciaio
recuperato mostra un alto contenuto di fosforo e zolfo (rispettivamente
quattro volte e due volte maggiore degli acciai moderni); il rapporto
manganese/zolfo era 6,8:1 (attualmente è più di 200 a 1). Il fosforo in alte
quantità rende l'acciaio prono a fratture; lo zolfo crea grani di solfuro di
ferro, che agevolano la propagazione delle fratture stesse; il ridotto
contenuto di manganese rende l'acciaio meno duttile. Tutto questo, unito
alle temperature gelide dell'Atlantico, rese lo scafo estremamente fragile e
contribui in maniera decisiva al rapido affondamento.
Studi successivi nel 1998 e nel 2006, hanno avanzato l'ipotesi della
presenza di bulloni difettosi sulla fiancata del Titanic, che avrebbero
favorito l'apertura delle falle sullo scafo.
Il romanzo-profezia del 1898 Nel 1898, quattordici anni prima della tragedia, uscì un romanzo dal
titolo Futility, or the Wreck of the Titan. L'autore Morgan Robertson
scrisse nel libro la storia di un transatlantico, il Titan, considerato
inaffondabile, che finisce in rotta di collisione con un iceberg nel Nord
Atlantico ed affonda in poche ore nottetempo nel mese di aprile. Molti dei
dettagli relativi alla nave ed alla tragedia appaiono simili alla tragedia
che vide coinvolto il Titanic, ma molte sono le differenze.